LIBRO BIANCO SULLA RISORSA IDRICA | Potabilizzazione, depurazione, scarichi e riutilizzo - page 25

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CAPITOLO 2 |
L’ACQUA POTABILE
Del 3% di acqua dolce disponibile sulla
superficie terrestre, la maggior parte (quasi
il 70%) si presenta allo stato solido (ghiaccio
delle calotte polari o dei ghiacciai dei rilievi
montuosi), un buon 30% scorre sottoterra
(falde freatiche) e solo lo 0,3 % è rappresentato
dalle acque superficiali (laghi, fiumi).
L’acqua dolce quindi, oltre a rappresentare
una minima quantità rispetto al totale, non è
nella sua totalità immediatamente fruibile da
parte dell’uomo e spesso viene a mancare
particolarmente nei Paesi delle fascia tropicale
arida, dove è molto più alta la percentuale di
evaporazione e le precipitazioni sono molto
rare: questa concomitanza di fattori espone
continuamente tali regioni al rischio di un
grave deficit d’acqua.
Si ha già avuto occasione di sottolineare
l’importanza che l’acqua dolce costituisce
per la salute dell’uomo (essendo la prima
fonte naturale da cui è possibile ricavare
acqua potabile, vista la bassa salinità) e il
suo potenziale rischio di esaurimento se non
preservata da inquinamento e sprechi.
Le principali fonti naturali di acqua dolce da
cui è genericamente autorizzata l’estrazione
per l’approvvigionamento di acqua potabile
sono sia acque superficiali che sotterranee,
ma a livello pratico si devono osservare le
seguenti disposizioni:
• in preferenza si deve estrarre da falde,
in quanto le acque sotterranee sono
in prevalenza più pure perché meno
intaccate dall’uomo. L’estrazione viene
normalmente effettuatamediante il ricorso
a pozzi costruiti dall’uomo, finalizzati al
pompaggio di acqua dal sottosuolo;
• da acque superficiali, dopo opportuni
trattamenti in base al sito di provenienza;
• da corpi idrici dei quali si è valutata
preventivamente una portata sufficiente
per soddisfare il bisogno di un adeguato
numero di persone e non soggette al
rischio di eventuale esaurimento.
È possibile però estrarre anche acqua potabile
da fonti non idonee per natura, come l’acqua
salata, sia di mare che salmastra superficiale
o sotterranea.
In ognuno di questi casi, però, l’acqua non può
essere semplicemente destinata al consumo
umano, ma va sottoposta a analisi specifiche
e trattamenti.
LE FONTI DI
APPROVVIGIONAMENTO
DELLE ACQUE POTABILI
2.A
Figura 1: percentuali composizione
dell’acqua presente sulla superficie terrestre.
1...,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24 26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,...112
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