LIBRO BIANCO SULLA RISORSA IDRICA | Potabilizzazione, depurazione, scarichi e riutilizzo - page 22

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Stato quantitativo: si cerca di calcolare la disponibilità della risorsa
effettuando previsioni di lungo periodo (almeno di 10 anni). Confrontandosi
con uno stato di equilibrio ipotizzato come modello, il raffronto viene
calcolato confrontando le estrazioni e le alterazioni della velocità di
ravvenamento della fonte.
Ai fini di una buona gestione delle risorse è necessario monitorare la qualità
dei copri idrici. Anche in questo caso, ogni tipologia di corpo idrico esige delle
specifiche analisi, ma a livello generale si riportano qui delle indicazioni valide sia
per le acque superficiali che per le acque sotterranee.
In entrambi i casi difatti il processo di monitoraggio si articola in due momenti:
Fase conoscitiva iniziale: si prefigge di classificare lo stato di qualità di
ciascun corpo idrico. In base ad esso si definiscono, nell’ambito del piano
di tutela, le misure necessarie per il raggiungimento o il mantenimento
dell’obiettivo di qualità ambientale.
Fase a regime: perdurante nel tempo, si prefigge invece di rilevare con
sistematicità i cambiamenti nello stato di qualità di una risorsa idrica.
Qualora venga raggiunto uno stato di qualità ambientale “buono” o “elevato”,
il monitoraggio può essere semplificato.
Le analisi impongono il prelievo di campioni dalle acque, dai sedimenti (materiale
organico e inorganico a contatto con i liquidi, ma all’interno di una fascia di
spessore molto fine, intorno ai 2 mm) e dal biota (insieme complessivo della vita
MODALITÀ DI MONITORAGGIO
I.III
CAPITOLO 1 |
L’ACQUA
CLORURI
MANGANESE
FERRO
NITRATI
SOLFATI
IONE AMMONIO
da ≤ 25 a ≤ 250 mg/L
da ≤ 20 a ≤ 50 μg/L
da < 50 a < 200 μg/L
da ≤ 5 a ≤ 50 mg/L
da ≤ 25 a ≤ 250 mg/L
da ≤ 0,05 a ≤ 0,5 mg/L
ALTRI INQUINANTI
1...,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21 23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,...112
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