LIBRO BIANCO SULLA RISORSA IDRICA | Potabilizzazione, depurazione, scarichi e riutilizzo - page 26

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CAPITOLO 2 |
L’ACQUA POTABILE
Si precisa che le acque potabili (destinate
al soddisfacimento della sete) rientrano
nella classificazione delle “acque destinate
al consumo umano”, categoria che
comprende anche quelle dedicate alla
produzione di alimenti e quelle utili ad altri
tipi di usi domestici. Questi tipi di acque, tutte
assolutamente giudicate come adeguate al
consumo, vengono fornite alle case tramite
rete di distribuzione (acquedotti) oppure in
bottiglia o contenitori.
L’acqua potabile deve essere in primo luogo
“salubre” e “pulita”, per poter garantire la
maggior sicurezza possibile per la salute
umana.
Inoltre è necessario che risponda a delle
caratteristiche particolari, così definite:
• a livello fisico deve essere inodore,
insapore, incolore e con un livello di
torbidità bassissimo;
• a livello microbiologico non deve
contenere microrganismi patogeni e
nocivi per l’uomo;
• a livello chimico deve avere componenti
mantenute entro standard consigliati.
Per giudicare l’idoneità alla potabilizzazione
delle acque si deve effettuare una prima
valutazione dei corpi idrici, al fine di
determinare quali siano le necessarie
procedure di trattamento, in base alla
composizione chimica e fisica del campione
prelevato (valutazione che in fondo è il
I PARAMETRI DI QUALITÀ DELLE
ACQUE DESTINATE AL CONSUMO
UMANO
2.B
punto di partenza della progettazione del
piano di gestione, per cui rimandiamo
alle considerazioni espresse nel capitolo
precedente).
Le modalità di prelevamento dei campioni e
i parametri con cui giudicare i risultati delle
analisi sono definiti nell’appendice relativa a
questo capitolo.
Dai risultati delle analisi si possono ripartire
le acque in tre differenti categorie, poste in
un ordine numerico discendente in base alla
qualità e per questo motivo è consentito il
ricorso alla categoria più bassa (A3) solo
ed esclusivamente in mancanza di valide
alternative. Per ognuna di esse sono previsti
diversi tipi di trattamento, che ora riportiamo
sinteticamente.
1. Per le acque dolci superficiali:
Categoria A1: trattamento fisico semplice
e disinfezione;
− Categoria A2: trattamento fisico e chimico
normale e disinfezione;
− Categoria A3: trattamento fisico e chimico
spinto, affinazione e disinfezione.
2. Per le acque sotterranee non è necessario
prevedere una simile classificazione in quanto
sono maggiormente protette dai fattori di
inquinamento, perché filtrate dal terreno, ma
è consigliabile comunque effettuare delle
analisi per prevenire qualche eventuale danno
alla salute umana, generato dall’inquinamento
dovuto allo sversamento di sostanze
nocive soprattutto se ci si trova in aree
industrializzate.
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