LIBRO BIANCO SULLA RISORSA IDRICA | Potabilizzazione, depurazione, scarichi e riutilizzo - page 32

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D) FILTRAZIONE A MEMBRANA E OSMOSI
INVERSA
Qualora si renda necessaria un’eliminazione
di particelle molto sottili, si ricorre ad un
particolare tipo di filtrazione tramite una
membrana semipermeabile, spesso di
materiale sintetico; in relazione a questo grado
di depurazione si parla di microfiltrazione.
Tale processo non è puramente meccanico
come i precedenti, ma sfrutta la porosità di
membrane polimeriche per far passare solo
alcuni elementi oltre il filtro, pur riuscendo
a trattenerne altri di dimensioni veramente
esigue. Tramite microfiltrazione, infatti si
riescono a trattenere particelle che hanno
all’incirca tra gli 0,05 e 10 µm di diametro.
Si definisce ultrafiltrazione invece il processo
di filtrazione che avviene sempre tramite una
membrana porosa, ma che ha dei fori ancora
più piccoli in grado di trattenere elementi
nella grandezza compresa tra 0,05 e 0,01 µm.
L’ultrafiltrazione viene impiegata sia per la
potabilizzazione (e sterilizzazione) di acque
superficiali sia per la depurazione di acque di
scarico e può essere utilizzata in sostituzione
della
sequenza
chiariflocculazione-
disinfezione, consentendo di ottenere notevoli
risparmi energetici ed economici.
Rispetto alla microfiltrazione, offre una
maggior efficacia nella rimozione di
batteri e virus, consentendo comunque il
mantenimento degli elementi necessari al
consumo umano.
Ancora più accurata risulta la depurazione
effettuata tramite nanofiltrazione, la cui
tecnica offre la capacità di trattenere particelle
del diametro compreso tra 0,01 e quasi 0,001
µm.
L’osmosi inversa è un processo che permette
di rimuovere dall’acqua i sali, i microrganismi
e le sostanze inquinanti per mezzo di una
membrana semipermeabile realizzata in
materiale sintetico.
Il meccanismo di depurazione sfrutta il
procedimento osmotico (passaggio di
solvente tra due liquidi comunicanti, da quello
di minor concentrazione a quello di maggiore
concentrazione), ma viene definita “
inversa
perché va nella direzione contraria rispetto
al processo naturale: questo risulta possibile
perché viene applicata alla membrana di
separazione dei liquidi una differenza di
pressione superiore e contraria rispetto a
quella naturale.
Il processo di osmosi inversa viene impiegato
per dissalare l’acqua marina e salmastra, in
quanto consente di eliminare gli ioni di sale.
Siccome i fori della membrana sono molto
piccoli, non è possibile ricorrere a questo
trattamento senza aver effettuato una fase di
filtrazione precedente per rimuovere i residui
di grandezza considerevole; per questomotivo
infatti si deve impiegare l’osmosi inversa su
un’acqua già trattata, per non compromettere
lo stato delle membrane con l’otturazione da
parte di solidi e sostanze consistenti.
CAPITOLO 2 |
L’ACQUA POTABILE
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