LIBRO BIANCO SULLA RISORSA IDRICA | Potabilizzazione, depurazione, scarichi e riutilizzo - page 37

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CAPITOLO 2 |
L’ACQUA POTABILE
In questo caso il processo di potabilizzazione è molto più articolato e complesso,
perché dipende molto dai vari agenti inquinanti presenti nel corpo idrico stesso
sin dall’origine.
Si riportano pertanto le principali sostanze inquinanti e le relative problematiche
che si riscontrano nelle acque superficiali:
inquinanti naturali (solidi sospesi, sostanze organiche, sabbia) che causano
alta torbidità, dovuta al debole ricambio delle acque (specialmente nelle
acque dei laghi);
inquinanti batterici;
inquinanti organici;
infine, ulteriori agenti inquinanti dovuti agli stessi processi di potabilizzazione.
Alla luce di queste considerazioni e soprattutto rispettando le categorie di
qualità delle acque, il trattamento di potabilizzazione prevede un’iniziale fase di
disinfezione; in seguito a questa, si deve procedere punto per punto ad eliminare
ogni classe di inquinanti.
La torbidità delle acque è motivata da sostanze argillose e limose che, essendo
in continuo movimento (per motivi di carica elettrostatica), non riescono ad
aggregarsi tra loro e venire facilmente eliminate. Per questo motivo è necessario
intervenire con un trattamento chimico – fisico finalizzato alla destabilizzazione
delle particelle di questi vari tipi di argilla mediante l’impiego di coagulanti,
al fine di creare degli aggregati solidi consistenti, che verranno poi filtrati
(chiariflocculazione).
Il procedimento si articola pertanto in due fasi:
decantazione in vasche, dove le particelle più pesanti finiscono per
depositarsi sul fondo;
flocculazione, mediante elementi coagulanti che addensano le sostanze.
Alla fine di questa fase, il materiale sedimentato viene filtrato ed eventualmente
si può prevedere anche un’ulteriore fase di filtrazione a carbone attivo per
l’eliminazione di composti organici residui o cloro.
A conclusione della depurazione si rende necessaria un’ulteriore fase di
disinfezione (mediante cloro o ozono, a seconda dalle considerazioni che
abbiamo già espresso) per contrastare l’effetto dell’inevitabile proliferazione di
batteri all’interno dei filtri.
A scopo illustrativo, si riporta un grafico rappresentativo della successione dei
trattamenti in base alle categorie.
1...,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36 38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,...112
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