LIBRO BIANCO SULLA RISORSA IDRICA | Potabilizzazione, depurazione, scarichi e riutilizzo - page 23

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animale e vegetale all’interno del corpo idrico).
Le modalità di campionamento prevedono la disposizione di stazioni per il
prelievo in siti giudicati idonei in base alla tipologia del corpo idrico analizzato:
per un fiume è consigliabile collocare delle stazioni lungo tutta la linea del corso
(anche nei tratti presso gli insediamenti urbani), e obbligatoriamente alla fine del
corso d’acqua; per i laghi l’ubicazione delle stazioni varia in base alla superficie
dello specchio d’acqua; per le acque costiere è necessario predisporre un numero
di stazioni sufficiente per garantire una mappatura quanto più precisa dello stato
delle acque in corrispondenza di ogni genere di altro corpo idrico immissario.
La frequenza dei campionamenti è estremamente variabile non solo a causa
della tipologia della fonte d’acqua, ma anche al suo stato ambientale, alla sua
ubicazione e al materiale analizzato. Prendendo per riferimento l’analisi di un
corso d’acqua superficiale, la frequenza dei prelievi è generalmente così gestita:
Nella fase di monitoraggio, per 24mesi si deve effettuare un prelievomensile
delle acque, uno annuale dei sedimenti e uno del biota con cadenza ogni
quattro mesi, fino almeno al raggiungimento del livello di qualità ambientale
pianificato.
Nella fase a regime, la campionatura deve essere mantenuta con lo
stesso ritmo qualora non venga raggiunto l’obiettivo di qualità prefissato,
altrimenti può essere anche ridotta (ma non a meno di quattro volte l’anno)
e semplificata, indagando solo i parametri essenziali.
Si è scelto di illustrare un esempio chiarificatore per una sola tipologia di
corpo idrico per dimostrare quanto di fatto l’operazione di monitoraggio
sia estremamente variabile e affidata anche alla discrezione delle autorità
competenti.
CAPITOLO 1 |
L’ACQUA
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