LIBRO BIANCO SULLA RISORSA IDRICA | Potabilizzazione, depurazione, scarichi e riutilizzo - page 58

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Per piccoli impianti fino a 100-400 abitanti equivalenti si adotta il sistema a
ossidazione totale che ha il vantaggio di unificare in un unico processo, e quindi
in un unico manufatto, il trattamento del liquame e del fango. Tale sistema
richiede maggiori quantità di ossigeno e tempi di esposizione all’aria più lunghi e
quindi con vasche più grandi e maggiori consumi energetici.
Gli impianti a fanghi attivi, a seconda dei valori che si assegnano ai parametri
caratteristici del sistema (carico del fango, carico volumetrico, fattore di richiesta
di ossigeno, tempo di aerazione) possono essere così definiti:
• impianti a fanghi attivi ad ossidazione totale con stabilizzazione completa
del fango
• impianti a fanghi attivi a debole carico con stabilizzazione parziale del fango
• impianti a fanghi attivi a forte carico con stabilizzazione parziale del fango
b) 1. IMPIANTI A LETTO BATTERICO AEROBICO
In un letto batterico si creano artificialmente, accelerandole, le condizioni che
regolano il fenomeno naturale della autodepurazione di un corso d’acqua, che
è determinato dallo sviluppo di microrganismi aerobici (che vivono cioè in
presenza di ossigeno) che utilizzano la materia organica presente nell’acqua,
trasformandola progressivamente fino a formare dei prodotti finali stabili.
In pratica il letto percolatore è costituito da una vasca cilindrica riempita di
materiale inerte o plastico di varia pezzatura: in essa avviene la percolazione del
liquame, chiarificato nel sedimentatore primario, dall’alto verso il basso mentre
una corrente d’aria percorre il letto, in controcorrente dal basso verso l’alto.
CAPITOLO 3 |
LE ACQUE REFLUE
Figura 6: Impianto a letto batterico aerobico
1...,48,49,50,51,52,53,54,55,56,57 59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,...112
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