LIBRO BIANCO SULLA RISORSA IDRICA | Potabilizzazione, depurazione, scarichi e riutilizzo - page 92

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Risulta importante diversificare la complessità dei trattamenti e gli ambiti
di riutilizzo a seconda della provenienza delle acque reflue. Gli impianti di
depurazione possono essere allestiti per trattare acque provenienti da scarichi
cittadini (reflui urbani) o da scarichi industriali (reflui industriali).
In funzione al tipo di riutilizzo sarà eseguito un trattamento più o meno intenso.
La complessità della lavorazione con cui viene trattato il refluo prevede livelli di
qualità sempre più elevati a seconda che si preveda un riuso agricolo, industriale
o potabile.
Possibili impieghi
• Il reimpiego ad uso agricolo è una delle soluzioni più adottate, in vari ambiti.
Principalmente si distinguono:
• l’utilizzo diretto (che vede il refluo, più o meno affinato, direttamente
reimpiegato a scopo irriguo);
• l’utilizzo indiretto (ove il refluo è sversato in corpo idrico destinato all’uso
irriguo).
• Anche nel reimpiego per uso industriale si individuano due possibili soluzioni:
• reimpieghi per servizi generali (essenzialmente circuiti di raffreddamento
e caldaie);
• reimpieghi specifici in diversi cicli tecnologici (tessile, conciario, cartiere,
acciaierie etc.).
• Il riutilizzo per uso potabile, che prevede il soddisfacimento di elevati
standard qualitativi (per evitare che contengano sostanze nocive e dannose
per gli individui), si classificano in due tipologie:
• un riutilizzo “diretto” (ciclo chiuso), che prevede una immissione diretta
del refluo trattato nel sistema di distribuzione idrica;
• un riutilizzo “indiretto”, che prevede lo stoccaggio intermedio del refluo in
un bacino artificiale o naturale prima della distribuzione in rete.
• Un’ultima categoria di reimpiego è per usi civili non potabili quali: irrigazione
di parchi, aree verdi, campi sportivi; uso domestico in servizi igienici (non
a contatto con la persona); usi commerciali (es.: lavaggio autoveicoli); usi
ornamentali (es.: fontane), che si prestano ad essere alimentati dai cosiddetti
“sistemi duali” di distribuzione (con una rete che trasporta acqua ad uso
“potabile” e un’altra che contiene acqua di reimpiego ad uso “non potabile”).
CAPITOLO 4 |
RIUTILIZZO DELLE ACQUE REFLUE E PIOVANE
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