LIBRO BIANCO SULLA RISORSA IDRICA | Potabilizzazione, depurazione, scarichi e riutilizzo - page 90

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Per acque grigie si intendono quelle provenienti dai lavandini, dalla doccia e dalla
vasca da bagno (esclusi il water, il bidet e l’intera cucina) e che, per il loro grado di
contaminazione, possono essere raccolte, trattate e disinfettate, per poi essere
rinviate all’utenza domestica (all’interno delle cassette di risciacquo) o riutilizzate
per l’irrigazione.
Le acque grigie costituiscono circa il 70% dei consumi domestici e si depurano
più facilmente delle acque nere, grazie ad una maggiore velocità di degradazione
degli inquinanti.
Gli interventi riguardanti le “acque grigie” sono costituiti fondamentalmente da:
• separazione delle reti di scarico delle acque nere (contenenti cioè gli scarichi
dei WC) e delle acque grigie (tutte le altre acque di scarico);
• realizzazione di reti distinte di distribuzione idrica (acqua potabile e acqua
non potabile);
• trattamento e il riutilizzo delle acque grigie depurate per scopi non potabili,
come ad esempio l’irrigazione di aree a verde, il riempimento delle cassette
di risciacquo dei WC, il lavaggio di aree esterne.
I sistemi di recupero e riutilizzo delle acque grigie possono ridurre il consumo
di acqua potabile con particolare efficienza in edifici o complessi di dimensioni
medio-grandi, che producono una consistente quantità di reflui ogni giorno.
CAPITOLO 4 |
RIUTILIZZO DELLE ACQUE REFLUE E PIOVANE
IL RECUPERO DELLE
ACQUE GRIGIE
4.D
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