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Tali impianti consentono il
riutilizzo o lo scarico sul suolo.
Con questa tipologia di impianti
si riesce a trattare portate reflue
fino a 25 mc/giorno.
Sono
comunque
realizzabili
altri tipi di impianti con portata
variabile in base alla necessità e
la posa in opera necessita della
realizzazione di lavori civili di
piccola entità.
Figura 5: Impianti a tecnologia mista MBBR
+ MBR
Gli impianti che sfruttano la tecnologia MBBR attuano un trattamento biologico
delle acque reflue, come indicato dalla sigla stessa, ossia un reattore a
biomassa adesa a letto mobile. Si tratta di un processo ad alta efficienza in cui i
microorganismi, responsabili del processo depurativo, possono crescere adesi a
speciali elementi plastici ad alta superficie specifica.
Il peso specifico degli elementi plastici è simile a quello dell’acqua. Tali elementi
vengono dispersi nel bacino biologico e fanno crescere sulla propria superficie il
fango biologico: il sistema lavora come un letto fluidizzato.
L’utilizzo di questa tecnica si sta imponendo in sostituzione di quelle a fanghi
attivi ed è particolarmente indicata per la rimozione di azoto, fosforo e carbonio
organico. Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che questa tecnologia concentra
in un’area molto più ristretta un trattamento di depurazione efficace, riducendo
quindi gli ingombri. Sono realizzati anche in un impianto che non combina questa
tecnica con quelle a MBR e in tal caso la successione delle fasi di depurazione
ci configura così:
Le membrane MBR sopra citate invece sono tipologie di membrane per
ultrafiltrazione specificamente utilizzate nella depurazione delle reflue; tale
trattamento sostituisce i consueti trattamenti di sedimentazione secondaria.
Tramite questo impianto viene offerta una qualità di depurazione talmente alta
PRETRATTA-
MENTI
DENITRIFICA-
ZIONE CON
MBBR
DISINFEZIONE
SEDIMENTA-
ZIONE PACCHI
LAMELLARI
OSSIDA-
ZIONE
CON MBBR
DISIDRATAZIO-
NE FANGHI
CAPITOLO 5 |
IMPIANTI DI EMERGENZA
